Post in evidenza

QUANTO IL NOSTRO CERVELLO E’ IMPUTATO SULLA PERCEZIONE DEL DOLORE?

Quanto il nostro cervello รจ imputato sulla percezione del dolore e come comportarsi?
Il Dolore รจ unโ€™esperienza, modificabile dalle nostre aspettative, dalle nostre convinzioni, dal contesto in cui viviamo; associata ad un danno reale (un evento traumatico acuto) o potenziale senza che ci sia una reale correlazione.

IL DOLORE
Il cervello gioca un ruolo fondamentale nellโ€™interpretazione del dolore, la cui percezione รจ condizionata da molti fattori:
โ€ข Memoria di altre esperienze dolorose;
โ€ข Tono dellโ€™umore;
โ€ข Emozioni che il dolore ci suscita;
โ€ข Capacitร  di percezione corporea;
โ€ข Contesto in cui viviamo;
โ€ข Modo in cui interpretiamo il nostro vissuto e la capacitร  di prendere decisioni.

Anche lo stile di vita influenza il dolore: se il sonno non รจ buono, se lo stile di vita รจ sedentario ed รจ presente unโ€™infiammazione sistemica il cervello ha piรน difficoltร  a inibire gli stimoli nocicettivi.

DOLORE E MOVIMENTO
Molto spesso reagiamo al dolore in due modi:

  • Smettendo di fare tuttรฒ ciรฒ che puo evocare i sintomi
  • Tendono a porre resistenza continuando in modo assiduo le attivitร  senza pausa assumendo antidolorifici o farmaci.
    Entrambe le soluzioni possono dare buoni risultati nellโ€™immediato, ma nel lungo periodo possono avere ripercussioni negative sulla nostra qualitร  di vita.

QUINDI COME DOBBIAMO COMPORTARCI?
Lโ€™attivitร  fisica รจ una soluzione efficace contro il dolore.
Lโ€™approccio deve essere graduale secondo un programma personalizzato e che rispetti alcuni parametri:
โ€ข Intensitร ;
โ€ข Dosaggio (tra lavoro e riposo);
โ€ข Soglia del dolore
da percepire durante un esercizio secondo scale del dolore (da 0 a 10).


Esercizi globali come camminare, fare jogging, correre, ballare, andare in bici sono modi efficienti per migliorare la situazione dolorosa.
Con un dolore costante รจ necessario affiancare altre soluzioni:
โ€ข Terapia manuale;
โ€ข Massaggi;
โ€ข Mindfulness, meditazione yoga, thai chi;
โ€ข Trattamento psicologico al dolore e stress.

Lโ€™esercizio non รจ una soluzione veloce, ma funziona quando รจ individualizzato, graduale e fatto in modo regolare. Le linee guida consigliano 75 minuti dโ€™attivitร  intensa due volte alla settimana e 150 minuti dโ€™attivitร  moderata alla settimana.

SINDROME DELLO STRETTO TORACICO

COSโ€™รˆ LO STRETTO TORACICO

Lo stretto toracico (o egresso toracico) รจ il tratto della zona cervico-toracica delimitato da clavicola, prima costa, muscoli scaleni, muscolo piccolo pettorale e muscolo succlavio (vedi immagine). รˆ una zona molto delicata in quanto in uno spazio molto limitato vi รจ il passaggio di diverse importanti strutture: il plesso brachiale (il quale origina dalla cervicale ed innerva tutto lโ€™arto superiore), lโ€™arteria succlavia e la vena succlavia.

COSโ€™รˆ LA SINDROME DELLO STRETTO TORACICO

La sindrome dello stretto toracico รจ una condizione che si verifica a causa della compressione di uno dei tre elementi che scorrono al suo interno (plesso brachiale, vena succlavia ed arteria succlavia).

La compressione puรฒ avvenire in diversi punti dello stretto: tra i muscoli scaleni, tra la clavicola e la prima costa o sotto il piccolo pettorale.

Esistono TRE tipi di sindrome dello stretto toracico (TOS):

– TOS neurogena: la compressione riguarda il plesso brachiale, รจ di gran lunga la piรน frequente delle 3 tipologie, in quanto comprende circa il 95% dei casi.

– TOS venosa: la compressione riguarda la vena succlavia, questa forma รจ riscontrabile circa nel 3-4% dei casi.

– TOS arteriosa: la compressione รจ a carico dellโ€™arteria succlavia, รจ la meno comune e colpisce circa lโ€™1% dei pazienti.

SINTOMI

I sintomi sono diversi in base alla struttura compressa.

Nella TOS neurogena:

– Intorpidimento e formicolio al braccio e/o alle dita della mano;
– Dolore o fastidio al collo, alla spalla o arto superiore e sensazione di stanchezza al braccio e alla mano.

Nella TOS vascolare (arteria o vena succlavia):

– Alterazione del colore della pelle;
– Pallore, solitamente prima sulle dita e poi su tutta la mano;
– Gonfiore e dolore sul braccio;
– Sensazione di debolezza e di estrema stanchezza al braccio e al collo dopo attivitร  anche leggere;
– Mano e dita fredde;
– Polso arterioso debole o assente;
– Zona pulsante o rigonfiamento in prossimitร  della clavicola
.

I sintomi peggiorano quando con movimenti che aumentano la compressione nervosa, come alzare il braccio o ruotare il collo dal lato sintomatico, oppure quando si mantengono per un tempo prolungato posizioni in chiusura del torace (ad esempio durante laseduta a computer).

CAUSE

Le cause alla base di questa problematica possono essere diverse:

– Trauma diretto sulla zona dello stretto toracico;
– Colpo di frusta, il quale determina unโ€™iperattivitร  dei muscoli scaleni;
– Lavoro ripetitivo, come ad esempio in catena di montaggio, in particolare se si sollevano spesso pesi sopra la testa;
– Molte ore seduti davanti al computer
.

DIAGNOSI

La diagnosi di sindrome dello stretto toracico รจ prevalentemente clinica. Questo vuol dire che durante la valutazione fisioterapica si eseguono dei test specifici, che vanno ad aumentare temporaneamente la compressione delle strutture interessate tramite dei movimenti del braccio e del collo e si monitorano i sintomi. Se i sintomi familiari al paziente compaiono (o aumentano nel caso in cui siano giร  presenti) allora i test sono positivi e il sospetto viene confermato.

TRATTAMENTO

Il trattamento รจ conservativo tramite la fisioterapia.

Nelle prime sedute dopo la valutazione si utilizza la terapia manuale per ridurre la compressione a livello dello stretto toracico.Progressivamente si inseriscono esercizi di mobilitร  del collo, del torace e della spalla nella direzione di apertura dello stretto. Hanno grande rilevanza anche gli esercizi a casa con lโ€™obiettivo di mantenere i progressi conseguenti alle sedute fisioterapiche.


QUALI SONO GLI EFFETTI POSITIVI DEL MASSAGGIO?

I benefici del massaggio sfiorante (stroking) sono molteplici sia in fase acuta post-infortunio, per la riduzione di dolore e il gonfiore, che per problematiche croniche. Gli effetti positivi sono legati principalmente all’aspetto neurofisiologico. Nelle ore seguenti al massaggio infatti si verificano:

  • Una riduzione dei marcatori dell’infiammazione presenti nel tessuto;
  • Una riduzione dell’eccitabilitร  spinale e quindi della sensibilitร  al dolore;
  • Una modificazione delle aree corticali responsabili del mantenimento del dolore:
  • Una eccitazione del sistema nervoso simpatico.

Tutto ciรฒ porta a una riduzione temporanea del dolore percepito, aprendo una finestra terapeutica all’interno della quale รจ possibile caricare il tessuto per migliorare la mobilitร  e la forza attraverso specifici esercizi.

EPICONDILITE

Lโ€™epicondilite, chiamata anche gomito del tennista o epicondilalgia, รจ una patologia che colpisce il sistema muscolo-scheletrico e provoca dolore lateralmente al gomito e lungo lโ€™avambraccio.

Colpisce lโ€™1-3% della popolazione ed รจ molto comune tra le persone di etร  compresa tra i 35 e i 55 anni, in particolare tra coloro che a lavoro fanno movimenti ripetitivi del braccio (idraulico, elettricista, falegname, lavori in catena di montaggio, giardinieriโ€ฆ) e tra chi pratica sport come tennis, badminton, baseball o nuoto. Essendo unโ€™attivitร  fortemente correlata al lavoro o allo sport solitamente colpisce il braccio dominante.

Il muscolo piรน comunemente interessato รจ lโ€™estensore radiale breve del carpo a causa della sua posizione anatomica, a contatto con lโ€™area laterale del capitello radiale, che determina una compressione di questo muscolo durante i movimenti di estensione del gomito; possono essere coinvolti anche altri muscoli dellโ€™avambraccio come lโ€™estensore lungo del carpo, lโ€™estensore comune delle dita o lโ€™estensore ulnare del carpo.

FATTORI DI RISCHIO

La tendinopatia laterale di gomito รจ una patologia da overuse; quindi, solitamente si sviluppa in seguito a un periodo di aumento del carico (periodo di lavoro piรน intenso o maggior numero di partite). Ci sono dei fattori, legati al lavoro, allo sport o allo stile di vita, che aumentano il rischio di sviluppare questa patologia:

  • Sesso femminile: le donne sono piรน colpite rispetto agli uomini;
  • Lavoro manuale ripetitivo per piรน di due ore al giorno;
  • Sport di lancio o di racchetta;
  • Fumo di sigaretta: chi fuma รจ maggiormente esposto allo sviluppo di tendinopatie, in quanto la matrice extra-cellulare tendinea รจ meno idratata;
  • Obesitร : il tessuto adiposo in eccesso รจ un elemento pro-infiammatorio e facilita lo sviluppo di problematiche tendinee.

Oltre a invecchiamento, problemi di circolazione, deficit di forza dei muscoli estensori del polso e fattori psicologici.

DIAGNOSI E VALUTAZIONE

La diagnosi dellโ€™epicondilite รจ prevalentemente clinica. Attraverso lโ€™esame soggettivo, il fisioterapista riconosce le caratteristiche peculiari di questa problematica, per poi svolgere lโ€™esame oggettivo e confermare la diagnosi o dirigersi verso altre ipotesi, come un interessamento del nervo radiale (con possibile origine cervicale) o altre problematiche del gomito.

I principali elementi anamnestici legati alla tendinopatia laterale di gomito sono:

  • Comparsa del dolore tra le 24 e le 72 ore dopo unโ€™attivitร  provocativa;
  • Dolore laterale al gomito che puรฒ irradiare lungo lโ€™avambraccio;
  • Dolore che aumenta in attivitร  che prevedono sollevamento o presa;
  • Modifiche recenti dellโ€™attivitร : ad esempio un cambio di lavoro, di racchetta o di intensitร  dellโ€™allenamento.

Lโ€™esame oggettivo si compone invece di diversi test che servono per analizzare se i sintomi derivino da quei muscoli o da altre strutture; a questo proposito sono fondamentali la valutazione del range di movimento del gomito, sia passivo che attivo, la palpazione dellโ€™epicondilo laterale, la valutazione della forza della presa e dei muscoli estensori di polso.

La valutazione dei movimenti della zona cervicale permette di escludere o meno un eventuale coinvolgimento nervoso. Il nervo radiale parte dalle vertebre cervicali e passa molto vicino allโ€™epicondilo laterale, puรฒ quindi essere causa dei sintomi, in particolare se il dolore รจ associato a formicolii e parestesie.

Da non dimenticare la valutazione della mobilitร  e della forza della spalla, in quanto la tendinopatia laterale di gomito รจ spesso associata a problematiche alla cuffia dei rotatori.

TRATTAMENTO

Il trattamento dellโ€™epicondilite si compone principalmente di due aspetti:

  • Educazione del paziente alla problematica e conseguente modifica temporanea dei carichi;
  • Esercizio terapeutico per ridurre il dolore, aumentare la tolleranza dei muscoli e dei tendini dellโ€™avambraccio.

Lโ€™epicondilite รจ una problematica tendinea, insorge in seguito a un cambiamento improvviso dei carichi, รจ quindi fondamentale la gestione di questi ultimi. Solitamente si riduce il carico lavorativo o sportivo per un breve periodo per poi riaumentarlo gradualmente in relazione alla diminuzione del dolore. Gli esercizi possono aiutare sia in fase acuta, riducendo lโ€™algia, sia in fase sub-acuta per recuperare forza e mobilitร , aumentando la tolleranza al carico e permettendo un recupero piรน veloce e completo. Oltre agli esercizi specifici sul gomito potrebbe essere utile fare esercitazioni che coinvolgano la spalla e tutto lโ€™arto superiore in base alle caratteristiche analizzate durante la valutazione e allโ€™attivitร  del paziente. Nella fase finale della riabilitazione รจ necessario inserire esercizi sport-specifici in modo da permettere al paziente di riprendere lโ€™attivitร  sportiva senza limitazioni.