Queste olimpiadi ci hanno appassionato, talvolta deluso ed emozionato.
Ma vorremmo analizzare tre performance in particolare viste con la “lente d’ingrandimento del fisioterapista”: le incredibili medaglie di Gimbo, Vanessa e Kevin Durant.
Il valore aggiunto delle loro medaglie è il fatto che abbiano superato un infortunio grave come la rottura del tendine d’Achille.
Circa il 30% degli atleti con questo problema non torna a praticare sport anche per via delle frequenti complicanze post-operatorie. Il rientro all’attività agonistica completa è prevista entro l’anno, ma il raggiungimento della performance pre-infortunio richiede molto più tempo.
Perché il tendine d’Achille è così importante?
Esso è il tendine soggetto ai carichi più alti in assoluto. Si pensi che nella corsa e nei salti può arrivare a sostenere anche più di 10 volte il peso del nostro corpo. Ora provate a pensare a quanto deve essere performante durante un esercizio di corpo libero o durante una gara di salto in alto dove sono richieste massima accelerazione e massima elevazione.
Facciamo l’esempio di Gimbo che pesa 70 kg, durante il salto e la rincorsa il tendine dovrà sostenere fino a 700 kg.
Ora, provate a pensare di romperlo e di resettare la sua forza. Esso da una capacità di carico di 0 kg dovrà tornare a sostenerne 700!!
Questo per analizzare quanto sia lunga la strada, quanto siano lunghi i tempi di recupero e quanto siano lunghi i tempi per il raggiungimento di una performance sportiva da medaglia olimpionica.
Per cui complimenti a questi grandi campioni e un in bocca al lupo a Leonardo Spinazzola. Altro eroe della magica estate italiana che sta affrontando un lungo e complicato percorso riabilitativo per la rottura del tendine. Ti aspettiamo in campo per il mondiale del 2022!

Infortunio nel 2016
Medaglia d’oro nel salto in alto a Tokyo 2020

Infortunio nel 2017
Medaglia d’argento nel corpo libero a Tokyo 2020

Infortunio 2020
Medaglia d’oro torneo di Basket a Tokyo 2020